Malocclusione dentale e problemi posturali: quale nesso

È ormai cosa nota che il benessere del cavo orale ha ripercussioni positive su tutto l’organismo.
Viceversa, un disturbo come una malocclusione dentale può essere causa scatenante di patologie e condizioni solo in apparenza non correlate ai denti.
È ad esempio il caso dei problemi posturali che molto spesso sono provocati da casi di occlusione dentale.
Il nesso tra malocclusione e alterazione della postura è stato peraltro oggetto di molti studi scientifici.
I risultati concordano tuttavia sulla necessità di un approccio che integri più discipline mediche.
Trattare la malocclusione dentale è allora solo il primo passo verso una guarigione totale, che necessita dello stretto sodalizio tra odontoiatra e fisioterapista.
Ne abbiamo parlato insieme a DENS che svolge la sua attività come dentista a Como.
Malocclusione dentale e problemi posturali: relazione e studi
La ricerca sulla co-occorrenza di problemi posturali e malocclusione dentale è stata condotta in maniera costante nei primi anni ’90 e poi nel 2008.
Oggi si continua a cercare di fare ancora più luce sulla relazione tra postura e occlusione dentale e la questione continua comunque ad animare il dibattito.
Ma cosa ci dice lo stato dell’arte relativo alla ricerca sul rapporto tra malocclusione e disturbi posturali?
Un interessante studio del 2021 ha ad esempio messo a confronto due campioni di pazienti affetti da scoliosi, dall’età media di 10 anni.
In estrema sintesi, confrontando le RX si è notato come l’angolo di Cobb, un valore decisivo nella valutazione della scoliosi, sia diminuito nel campione di pazienti che indossava un disgiuntore palatale durante il trattamento.
Un altro studio ha invece riscontrato, tramite registrazione kinesiografica con bolo sia duro che morbido, una maggiore frequenza di cicli masticatori inversi nei pazienti scoliotici.
Altre ricerche, datate 2017 e svolte su un totale di 1424 pazienti, testimoniano invece come i soggetti affetti da malocclusione dentale siano più inclini a presentare anche deformità vertebrali.
Inoltre, secondo i dati di uno studio del 2023, si è verificato come la scoliosi è presente insieme al morso incrociato e alle malocclusioni di seconda classe.
Quali problemi e quali terapie per correggere l’occlusione dentale
Il trattamento della malocclusione dentale rimane cruciale, per almeno due fattori:
- Quando i denti non combaciano a causa di una malocclusione, i muscoli periorali, masticatori e temporali possono subire tensioni e traumi.
- Lo squilibrio causato da una occlusione dentale ha ripercussioni sulla muscolatura di collo, trapezio e zona lombosacrale.
Le cause del disturbo possono essere varie.
Sicuramente importante è la componente genetica, ma non sono da escludere anche altri fattori, legati magari a ulteriori patologie dentali non perfettamente trattate come carie o bruxismo.
Una volta accertata la compresenza di problemi posturali e occlusioni dentali, l’odontoiatra ha il compito di stabilire il trattamento più efficace.
In genere, la terapia d’elezione per la malocclusione prevede l’utilizzo del bite, che ha lo scopo di risolvere la dismetria responsabile dell’alterazione del carico della leva di movimento (l’anca).
Da considerare anche l’utilizzo di apparecchi intercettivi.
Oltre alle versioni fisse e mobili sono oggi disponibili anche le opzioni completamente invisibili, per evitare disagi estetici al paziente.
Impianti e otturazioni possono invece soddisfare i bisogni di chi è affetto da malocclusione dentale da edentulia.
La parte odontoiatrica del trattamento è dunque fortemente condizionata dalla natura della malocclusione stessa e dall’eventuale presenza di altre patologie del cavo orale.
Il completo ripristino di una corretta postura necessita ovviamente dell’intervento di altri professionisti, dal fisiatra all’osteopata, passando per il fisioterapista.
La sinergia tra queste diverse figure dà vita ad un autentico circuito di rieducazione posturale del disordine occlusale e dentale,
che richiede la collaborazione attiva del paziente, per stabilire una nuova routine più salutare per il proprio benessere.