Cosa si intende per equinozio di primavera?
Che cos’è l’equinozio di primavera e cosa significa in astronomia
La primavera per molti rappresenta un momento di libertà: superati i lunghi mesi di freddo, influenze e raffreddori, la Primavera ci porta aria nuova, temperature più piacevoli e soprattutto la voglia di esplorare, godersi qualche pioggerellina leggera e, in generale, tanti buoni propositi.
Tuttavia, se chiedessimo a dei passanti, molti ci risponderebbero che il 21 Marzo è l’equinozio di Primavera. Un po’ come se l’inverno sparisse magicamente e, al suo posto, spuntassero durante la notte fiori e piante primaverili, con la classica nota romantica della rinascita.
Cosa sono gli equinozi e quando si verificano?
Molti però si staranno chiedendo cos’è un equinozio e come differisca da un solstizio. La risposta è semplice: gli equinozi sono giornate in cui le ore di luce e quelle di buio sono divise perfettamente in 12 e 12 ore, in alcuni punti del mondo.
Un fenomeno che dobbiamo al punto intermedio in cui si trova il Sole, ovvero tra l’equatore celeste e l’eclittica. Per chi avesse dimenticato, l’equatore celeste è una proiezione di un cerchio su quello che vediamo, ovvero la sfera celeste. Questa è un po’ diversa da come la immaginiamo, con due “poli celesti” agli opposti di una sfera.
Come si ottiene l’equatore celeste? Semplicemente si fa coincidere l’equatore che tutti conosciamo con la sfera celeste, diciamo in una sorta di “ingrandimento”. Questo perché ovviamente l’equatore è inclinato di 23 gradi, quindi va ingrandito un pochino affinché “abbracci” tutta la sfera celeste.
L’equinozio è quindi il punto dove il Sole getta i suoi raggi completamente perpendicolari all’asse di rotazione della Terra, motivo per cui abbiamo ore completamente equiparate (vedete la radice ricorrente, equi) per almeno un giorno. Per questo non si parla di solstizio di Primavera, dove invece il Sole appunto “sosta” in un punto specifico.
Rimane sempre affascinante pensare che se l’asse di rotazione non possedesse inclinazione, vivremmo un equinozio perenne e un lato della Terra sarebbe costantemente fermo al periodo invernale, con l’altra metà perennemente in estate. Come cambierebbe il nostro pianeta è difficile saperlo, ma sicuramente il clima non sarebbe molto piacevole per chi sta ai due “poli”.
Quando si verifica l’equinozio di primavera?
La Primavera non è mai molto prevedibile: si dice che “Marzo pazzerello, Aprile con l’ombrello”, ma in realtà l’equinozio anche cambia costantemente. A volte comincia il 19, oppure il 20 Marzo. A volte sì, certo, si verifica il 21 Marzo, ma in realtà non così spesso!
Purtroppo il riscaldamento globale, problema sempre più pressante, sta modificando anche queste date. Ad esempio nel 2023 ci dovremo aspettare un equinozio il 20 Marzo, alle 21.24.
Si tratta di una questione matematica: l’equinozio cambia ogni anno. Il calendario che usiamo normalmente, quello “gregoriano”, mette in conto persino il ritardo che accumuliamo a causa del moto di rivoluzione, che proprio per via di quella inclinazione non è “perfetto” ogni anno. Per recuperare queste “ore perse”, ogni 4 anni aggiungiamo un giorno al calendario, attraverso l’anno “bisestile”. Pensate che queste date cambiano proprio insieme a quelle di equinozi e solstizi.
Prendiamo ad esempio l’equinozio del 21 Marzo, famoso giorno “bandiera” della primavera. Il primo equinozio che si verificherà nuovamente in questa data sarà nel 2102, mentre l’ultima volta è stata nel 2007. Questi tempi così lunghi li dobbiamo sempre al piano inclinato: per i prossimi vent’anni ci aspettano quasi soltanto equinozi il 20 Marzo, oppure al massimo il 19! Per questo ultimamente si usa dire soltanto l’equinozio di Marzo, senza specificare la data.
L’equinozio di Primavera è una data che è stata molto importante nella storia dell’uomo e che, ancora oggi, viene usata come giorno per celebrare diverse cose nel mondo. Un tempo tutto questo calcolare e guardare il cielo serviva per cose molto pratiche: raccogliere e seminare!
Con il passare del tempo l’equinozio di primavera e il significato che ha assunto sono diventati individuali per le varie culture. Alcune popolazioni ancora festeggiano questi giorni, adattandosi ai cambiamenti di anno in anno.